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I sette benefici del ciclismo

Ecco alcuni buoni motivi per pedalare non solo d’estate, ma tutto l’anno:

1 – Rende più felici.

Pedalare abbassa lo stress e diminuisce la depressione: come tutti gli sport, il ciclismo stimola la produzione di endorfine, ormoni che attenuano la fatica e il dolore e hanno un effetto positivo sull’umore. Inoltre, andare in bicicletta ci fa sentire più energici, allontana la fatica e lo stress: coloro che praticano questa attività regolarmente, hanno maggiore possibilità di sembrare più giovani e tonici, rispetto a chi non la pratica. E in più c’è il contatto con la natura!

2 – Controlla il peso e mantiene in forma.

Il ciclismo è uno sport aerobico e, quindi, indicato per chi vuole perdere peso. Le calorie bruciate dipendono da quanto e come pedaliamo: ad un buon ritmo, ovvero quello che ci consente comunque di fare una breve chiacchierata ogni tanto, si bruciano circa 500 calorie all’ora. Attenzione però alla costanza. Solo con un’attività regolare ed una corretta alimentazione è possibile perdere peso.

Quando si pedala è possibile tonificare, senza ingrossare troppo, polpacci, glutei e muscoli lombari della colonna vertebrale; inoltre, si rafforzano i muscoli e le ossa della zona dorsale impegnata nel mantenere la postura corretta, quindi anche la schiena ne riceve benefici, anzi la particolarità della posizione che si assume quando si pedala fa in modo che la bicicletta sia indicata anche per chi soffre di patologie come la lombalgia.

3 – Protegge il cuore.

La bicicletta è utile per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e ne evita il peggioramento negli anziani. Il muscolo cardiaco attraverso un’attività costante diventa più forte e in grado di resistere maggiormente alla fatica. Un’attività aerobica regolare, a bassa intensità, permette il controllo della glicemia e dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue con dimostrati benefici per la prevenzione e la gestione di patologie come ipertensione, malattie ischemiche cardiovascolari, diabete, obesità.

Pedalare rafforza gradualmente non solo il cuore ma anche la ventilazione polmonare e numerosi distretti muscolari; nei muscoli impegnati aumenta la vascolarizzazione e migliora la capacità di estrazione di ossigeno dal sangue e di utilizzo dei carboidrati.

Il ciclismo, inoltre, migliora la circolazione venosa e linfatica a livello degli arti inferiori, aiutando a prevenire la formazione di gonfiori alle gambe.

4 – Non danneggia le articolazioni.

A differenza di altri sport come la corsa il ciclismo è un sport a basso impatto con il terreno: la bicicletta preserva i tendini e mantiene attive le articolazioni di ginocchia, anche e caviglie. Pedalando, infatti, non esercitiamo pressioni sulle articolazioni degli arti inferiori anzi il movimento rotatorio ha un effetto protettivo delle loro cartilagini. Anche la colonna vertebrale e le ginocchia non vengono sovraccaricate come nella corsa, perché il peso del corpo si scarica interamente sul telaio della bicicletta e questa particolarità rende questa attività adatta anche a chi soffre di disturbi a livello della colonna vertebrale, come lombalgie esciatalgie.

5 – Diminuisce l’affaticamento.

I ciclisti, nonostante la fatica che possono sopportare in lunghe e pendenti arrampicate, hanno maggior energia: secondo uno studio dell’Università della Georgia pubblicato su Psychotherapy and Psychosomatics, andare in bicicletta a ritmo moderato peralmeno 3 volte la settimana, stimola la produzione di dopamina, che innalza i livelli di energia del 20% e riduce la sensazione di fatica del 65%.

6 – Allunga la vita.

Quello che conta, però, non è il semplice atto del montare in sella, ma l’intensità dell’esercizio: più si pedala intensamente e più si allunga l’aspettativa di vita, soprattutto perché si evitano malattie cardiache. Uno studio danese sostiene che pedalare con un ritmo abbastanza sostenuto potrebbe aiutare gli uomini a vivere quattro anni in più e le donne cinque. Un’altra ricerca pubblicata nel 2011 sull’International Journal of sport medicine (Int. J. Sports Med. 2011 Aug;32(8):644-7) ha rivelato che i ciclisti del Tour de France vivono, in media, circa 8 anni in più rispetto ad altri sportivi.

7 – Non è pericolosa.

La bicicletta può essere pericolosa, soprattutto in città, a causa degli incidenti stradali e dell’inquinamento: tuttavia, nonostante i rischi a cui sono esposti, i ciclisti sono coinvolti in meno incidenti rispetto a quelli in cui sono coinvolti coloro che guidano automobili.